ISBN | 978-88-5537-003-5 |
Pagine | 244 |
Pubblicato il | Maggio 2020 |
Formato | 14,8 x 21 |
Autore | Tita Piaz | Scopri altri libri dell'autore |
L'autobiografia di Tita Piaz, soprannominato il "Diavolo delle Dolomiti", grande alpinista, celebre guida alpina e acceso irredentista, un libro che segna il ritratto di un'intera epoca.
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Mezzo secolo d'alpinismo - La storia del Diavolo delle Dolomiti
L'autobiografia di Tita Piaz, soprannominato il "Diavolo delle Dolomiti", grande alpinista, celebre guida alpina e acceso irredentista, un libro che segna il ritratto di un'intera epoca.
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Tita Piaz entrò nella storia con il soprannome di “Diavolo delle Dolomiti” dopo aver salito la Torre Winkler del Vajolet a soli 18 anni, la leggendaria guglia nel cuore delle Dolomiti. Piaz divenne una guida alpina molto rinomata e uno dei protagonisti di primo piano dell’alpinismo d’inizio Novecento; aprì nelle montagne della Val di Fassa una trentina di vie nuove, e altrettante nelle Dolomiti orientali, dove impose il suo ardito marchio di fabbrica.
Nel 1901 Piaz fu il primo alpinista italiano a salire il Campanil Basso di Brenta. A Tita Piaz è stata attribuita anche l’invenzione della “calata a corda doppia”. Ebbe anche il gusto della teatralità e dell’irrisione, che lo portò a imprese spettacolari e acrobatiche come sul Campanile di Val Montanaia. Piaz è conosciuto nella storia dell’alpinismo per l’arditezza delle sue vie alpinistiche, e anche per il suo carattere impulsivo e a tratti un po’ rude da inarrestabile arrampicatore qual era.
Il libro è l’autobiografia del grande alpinista, celebre guida e acceso irredentista: perché nel raccontare se stesso Piaz documenta e definisce un’intera epoca, con la bravura del grande scrittore.
ISBN | 978-88-5537-003-5 |
Pagine | 244 |
Pubblicato il | Maggio 2020 |
Formato | 14,8 x 21 |