Abbiamo chiesto ai nostri autori di raccontarci qualcosa - l'aneddoto di un viaggio, una città visitata, una curiosità o una storia divertente - che possa aiutarci a viaggiare con la mente in questi giorni di quarantena forzata.

Erica Giopp ci racconta che cosa stanno combinando in questo periodo gli altri barcastoppisti, i compagni del proprio viaggio per mare durato un anno.


Chiamata dal Capitano: -Hi how are you, I was wondering xhjqvcvqcvq vairus ccgcjvjvdjqvd Italy.

Io al Capitano: -Uell, not that bad eh, I mean for mi it’s like the Bonaccia you knouuu.

E così da quando è iniziata la quarantena più lunga della traversata atlantica con meno vento della storia, si è rifatto vivo l’equipaggio: Il Capitano tornato in Australia ha venduto la barca e si è iscritto come volontario ai Vigili del Fuoco per domare gli incendi arrivati a pochi chilometri da casa sua. Julio Carvalho Hernandez Ortega è a San Paolo pronto al peggio ma barricato in casa. Rastaman e Aniela hanno fatto autostop in Georgia l’inverno scorso per andare a lavorare presso una scuola sci in cima a una montagna, ora che gli impianti sono chiusi e ha nevicato, si trovano belli isolati ma se la passano bene con gli altri maestri di sci finchè durano le scorte di cibo, dicono. Piotr Urbanski è in una piccola isola al largo delle coste dell’Honduras, sta bene e condivide approvvigionamenti e risorse con la popolazione locale; sono tutti isolati dalla terraferma, le persone sono a corto di denaro e cibo ma tengono duro, dice. Alessandra pare in forma, è in Nuova Zelanda, non so se a palle all’aria, comunque per lei teniamo un posto nel coro dei balconi di San Lorenzo che è ormai un’istituzione e animerà il quartiere anche quando l’emergenza sarà finita. Insomma se la cavano i barcastoppisti, non potendo uscire per andare a pescare con la fiocina abbiamo tutti recuperato dal Diario di Bordo la ricetta per fare il pane e quella delle omelette del capitano. Nel frattempo la versione in Bambara de Un anno in Barcastop è andata a ruba in Mali, dove è ormai alla trecentosessantaquattresima ristampa. Ringrazio di cuore l’influencer maliano Malamine Diarra per la splendida recensione: diretta e concisa.

Inithieeee!!!!!



L'autrice: Erica Giopp

Dopo una laurea in Studi Orientali presso l’Università La Sapienza di Roma e un Master in Turismo presso l’Università Luiss Guido Carli, lavora come interprete, mediatrice, marketing manager, vivendo tra Milano, Roma e Pechino. Nel 2016 lascia tutto e parte per un viaggio in barcastop attorno al mondo. Torna in Italia un anno dopo e inizia a collaborare con diversi luxury tour operator del settore turistico cinese. Oggi vive a Roma, accompagnando i turisti di alta fascia alla scoperta della città e del vero lusso: il tempo libero. Un anno in Barcastop è il suo primo libro.