Ermanno Salvaterra nel 1979 diventa Guida Alpina assieme a dei protagonisti d’eccezione come Alessandro Gogna e Renato Casarotto.
Ermanno Salvaterra è nato a Pinzolo il 21 gennaio 1955. Discendente di una famiglia di noti gestori del Rifugio XII Apostoli. All’età di 11 anni ha il suo primo contatto con l’arrampicata. Dopo qualche anno dedicherà la sua vita all’alpinismo. Nel nativo gruppo del Brenta ha inizio anche la sua carriera di arrampicate solitarie, realizzando notevoli prestazioni.
Nel 1979 divento Guida Alpina assieme a dei protagonisti d’eccezione come Alessandro Gogna e Renato Casarotto. E’ proprio parlando con quest’ultimo che subisce un’autentica folgorazione per la Patagonia e, nel 1982, compie il primo viaggio per quella terra isolata e selvaggia, che cambierà la sua vita. L’anno successivo insieme a Maurizio Giarolli raggiunge la cima del Cerro Torre e poco dopo sarà la volta del Fitz Roy, della Guillaumet e della Poincenot. Il fascino della Patagonia ha il sopravvento e nel 1985 sale il Cerro Torre in prima ripetizione invernale, rimanendo 11 giorni in parete. Moltissime sono le sue ripetizioni (anche prime) in Patagonia, dal Gruppo del Torre, al Fitz Roy e alle Torri del Paine. Inoltre, nel corso degli anni compie numerose prime ascensioni assolute, come la via Otra Vez al Cerro Standhardt, Infinito Sud alla parete Sud del Cerro Torre nel 1995, la via Gioconda alla Punta Herron nel 1998, la parete Est del Cerro Torre nel 2004, El Arca de los Vientos alla parete Nord del Torre.
Salvaterra è stato tra i primi a credere nella possibilità di effettuare un concatenamento delle “Quattro Sorelle”, dal Cerro Standhardt al Cerro Torre, passando per la Punta Herron e la Torre Egger. Dopo molti tentativi e svariate stagioni a rincorrere il suo sogno, dovette rinunciare ad un passo dalla meta, sempre a causa del tanto temuto vento patagonico. Il richiamo della Patagonia e’ ancor oggi sempre forte, tanto da effettuare fino ad oggi 25 spedizioni in quelle terre. E le sue visite sembrano tutt’altro che finite.
Le ascensioni patagoniche e dolomitiche di Ermanno Salvaterra; gioie e dolori di un’esistenza dedicata alle montagne, tra piccoli aneddoti e grandi imprese, che gli è valsa il titolo di “Uomo del Cerro Torre”.