Nel regno del granito
Collana | Guide | ||
ISBN | 978-88-96822-55-5 | ||
Titolo |
NEL REGNO |
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Autore |
Andrea Gaddi |
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Anno |
Maggio 2014 |
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Pagine |
502 |
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Formato |
13,5 x 19 cm |
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Prezzo |
25,00 € |
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Prefazione di Rossano Libèra |
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Dopo il grande successo delle precedenti guide Regno del granito (in due volumi) ecco la riproposta aggiornata (ora in un unico volume) delle guide dell’arrampicata su roccia del granito più bello delle Alpi: la Val di Mello, la Val Bregaglia, l’Albigna e il Masino.
Grandi pareti ed eccezionali ascensioni nel luogo che nelle Alpi Centrali non solo è stato teatro dell’evoluzione alpinistica, ma è esso stesso la storia dell’alpinismo nelle Alpi. La guida racchiude miglioramenti e scelte, dettate da consigli e critiche costruttive, che sono ben illustrate nell'introduzione, della quale si riportano ora i passi più importanti:
“Questa edizione è piena di cambiamenti, dettati da critiche e consigli, entrambi importantissimi. Il primo è stato quello di ridurre da due a un volume solo, poiché mi era stato da molti segnalato il costo «scandaloso» per poter avere sullo scaffale di casa l’intero gruppo montuoso (in precedenza infatti i due libri costavano rispettivamente 24€ e 25€). A guardar bene, in periodo di crisi come questo, non avevano poi tutti i torti!
La seconda critica è stata la descrizione tiro per tiro, da quasi tutti giudicata retrograda e anche inutile (sempre se il disegno è fatto bene, e nel primo volume così non era!), perché i climber di oggi sono abituati alle relazioni visuali; e dover incrementare le informazioni con la lettura sembra provocare un certo fastidio. Su questo non sono del tutto d’accordo, ma visto che a sostenerlo erano una media di 9 su 10 arrampicatori “campione”, non potevo far altro che adeguarmi.
Pertanto, ho eliminato le relazioni tiro per tiro degli itinerari (mantenendo ovviamente le descrizioni), ma sostituendole con dei disegni molto più accurati che delle semplici linee su carta bianca. Nella guida infatti vedrete i simboli delle fessure, dei diedri, dei tetti, degli strapiombi, ecc. ecc. che sopperiscono alla descrizione testuale.
Sono state perfezionate le trattazioni di alcune montagne e di alcuni itinerari clou, nonché corretti gli errori contenuti nei due volumi precedenti. In questo modo, quindi, sono riuscito a far stare tutto in un volume unico e, per gli amanti del low cost (tra i quali mi ci metto anche io, che sono il primo critico sulla tendenza ormai irrefrenabile dei prezzi a rialzo sui testi tecnici), sono riuscito perfino a lasciare il prezzo di copertina di una sola delle guide precedenti, senza aumentarlo. E questo lo devo soprattutto agli sponsor, che sovente seguono i bei lavori, e che ringrazio per il sempre gradito supporto.
La guida ha altre due grosse novità. La prima è la reintroduzione dei leggendari omini col pelo sullo stomaco tipici della guida di Pietro Corti del 1989 (al quale va un sentito ringraziamento per avermi autorizzato ad utilizzare). Sulla guida di Corti, però, l’omino era utilizzato per ogni itinerario. Qui, invece, per ovvi motivi di spazio, li ho utilizzati per inquadrare l’impegno - fisico, tecnico e ambientale - della parete che si sta descrivendo, lasciando che le peculiarità e le avvertenze necessarie siano contenute nella descrizione generica di ogni itinerario. La seconda novità - e qui devo ringraziare Rossano Libera per averla subito spalleggiata, ideata con me e condivisa, assieme a molti altri - è l’aggiunta del parametro della proteggibilità, cioè quanto una via è proteggibile con protezioni veloci oltre a quanto già infisso in loco. Facendo qualche prova e girando la proposta anche ad amici e compilatori di altre aree montuose delle Alpi, sono tutti rimasti entusiasti. Infatti, quasi tutti concordi degli enormi limiti della gradazione SR in voga in questi anni, hanno chiesto la possibilità di utilizzarla anche per le loro aree d’azione, auspicando la chiarezza e la semplicità perduta negli ultimi anni. Le regole sono semplici: prima di tutto via moderna con grado francese, via classica o semimoderna in UIAA, proteggibilità, e quel che manca nella descrizione del testo. Punto!”
Nel dettaglio, il tutto è scritto all'interno dell'introduzione tecnica.