Val Grande
ISBN | 978-88-96822-46-3 | ||
Titolo |
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Autore | Ivan Guerini | ||
Anno |
Aprile 2013 |
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Pagine | 304 | ||
Formato | 150 x 210 cm |
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Prezzo | 22,00 € | ||
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Questo libro, privo di indice perché va “esplorato”, è differente dalle pubblicazioni a indirizzo prettamente tecnico o rurale con le quali la Val Grande è stata ricorrentemente trattata, racconta l’esplorazione dei suoi territori sconosciuti e la storia alpinistica là vissuta che lo scorrere del tempo aveva ridotto a esigue tracce nei luoghi e ad esili citazioni letterarie.
Fa riflettere sulla natura territoriale, coinvolge con i racconti di coloro che in quei luoghi hanno vissuto esperienze disparate, descrive con disegni a colori l’esplorazione verticale delle pareti della Val Pogallo e dell’Alta Val Grande, focalizzando la caratteristica principale di quel territorio: la condizione sconosciuta che sempre riserverà punti inaccessibili.
Trovare un faro in montagna è inusuale, eppure la Val Grande rappresenta un “faro di significati” un riferimento sostanziale nella relazione col mondo naturale.
Oggi che si è instradati nel mondo globale, dove il fiume della maggioranza ignara e consenziente si arresta al traguardo del proprio livello preferenziale, penso che le esperienze mirabili là vissute, irte di soddisfazioni insidianti, di trabocchetti di gioia, di fatiche interminabili, di emozioni travolgenti e di sensazioni ferali, hanno salvaguardato la percezione esplorativa dal fascino allettante del mondo omologato.
Proprio in quel luogo, compresi come esplorare significhi fare “cose mai fatte” e in quanto tali irripetibili che si possono solo raccontare, accorgendomi che il perenne rinnovarsi dell’esperienza vissuta è pari a un “arrivederci” che “mai diviene addio”.
E’ probabile che i lettori simpatizzanti dei cartelli metallici, dei sentieri segnalati e delle pareti attrezzate abbandonino questo libro sullo “scaffale dello scetticismo” viceversa chi fosse incuriosito dai misteri scaturiti da tutto ciò che circonda il sentiero della consuetudine riconoscerà in lui, anche a distanza di anni, un amico fraterno di preziose riflessioni.