L'irresistebile ascesa dell'estremismo di destra dal mondo post bellico all'Europa della crisi economica
Negli ultimi anni, in Europa si sono moltiplicate le azioni violente da parte di singoli o di gruppi di estrema destra. Ne sono esempi la recente strage di Utoja nel 2011, in Norvegia; la strage di Oklahoma City nel 1995, gli attentati dell’Oktoberfest a Monaco e di Bologna nel 1980, e altri ancora, anche in Italia. Sempre di più sono i partiti di estrema destra che cavalcano l’odierna crisi economica in Europa, che stanno aumentando pericolosamente i consensi, appoggiati da parti di cittadini esasperati da un mondo economicamente intrecciato e in via di fallimento. A settant’anni dalla caduta di Hitler i partiti nazisti nel mondo sono ancora esistenti e in alcuni casi sono perfino entrati in parlamento. Com’è possibile che, nonostante siano illegali in quasi tutto il mondo occidentale, questi gruppi prosperino e agiscano indisturbati? Chi li protegge? Chi li finanzia? Questa è la storia - drammaticamente vera - di una rete internazionale che rende interconnesse tutte le azioni criminali perpetrate dai nazisti dal 1945 a oggi, di una regia occulta che lega tutto quanto, senza la quale molte di queste azioni non si sarebbero mai compiute senza appoggio esterno, quasi sempre internazionale. Esiste una volontà di un gruppo consistente di persone di far rivivere il Terzo Reich. Volontà che negli anni si è incontrata con gli interessi politici ed economici che l’hanno lasciata esprimere, se non addirittura aiutata ed alimentata. Fino alla caduta del Muro di Berlino questi estremismi venivano pilotati da governi e servizi segreti in funzione anticomunista. Ma adesso che la guerra fredda è terminata, perché vengono ancora protetti?
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