Caso Giudici

 

     
ISBN   978-88-96822-40-1
Titolo

  Il Caso Giudici
La misteriosa morte del giornalista che indagò sui poteri forti di Francia

Autore   Carlo Ruta

Anno
 
  Settembre 2012
Pagine   128
Formato   13,7 x 20,5 cm
Prezzo   12,00 €





















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Un caso sconvolgente, taciuto e insabbiato da oltre undici anni. Nicolas Giudici, saggista e giornalista corso, lavora a un libro su un affare di corruzione e di vizi inconfessabili a Nizza e nella Costa Azzurra. Quest’affare, noto come “caso Kamal”, ha suscitato un vero e proprio scandalo internazionale e ha creato forti tensioni tra la Giustizia francese, finita nell’occhio del ciclone, e quella degli Stati Uniti. Pochi giorni prima della pubblicazione di questo libro-denuncia, Giudici viene ucciso misteriosamente. Subentra quindi un fitto silenzio, che con il trascorrere degli anni assume i toni di un segreto di Stato. Il libro, Viol judiciaire, che doveva andare in stampa sotto forma di memoriale di un protagonista, Karim Kamal, non viene più pubblicato, né in Francia né altrove. Finisce semplicemente nel nulla. Il magistrato che istruisce il dossier imbocca fin da subito la pista del delitto privato, e l’assassino viene individuato in un balordo, che continua a dirsi estraneo all’assassinio. Si tratta di Didier Sialelli, un giovane teppista dell’Alta Corsica, che va incontro a uno strano e tragico destino: scarcerato prima che si celebri il processo, appena due mesi dopo viene ucciso a sua volta, facendo cadere una pietra tombale sul caso Giudici. Anche la morte di Sialelli finisce poi nel nulla.

Sullo sfondo di questa storia, complessa e stupefacente, il rapporto travagliato tra la Corsica e la Francia, le motivazioni e le derive del nazionalismo, la corruzione degli uffici pubblici nel Mezzogiorno del Paese, le collusioni della politica. Nell’ultimo capitolo, un’ampia conversazione dell’autore con Jean- François Gayraud, analista di geopolitica dei fenomeni criminali.

 

 

 

 ESTRATTI

«Chiedo che sia ordinata una inchiesta, perché, nel quadro di un caso da cui sono stato allontanato con la forza, ero venuto a conoscenza dell’esistenza possibile di un giro di prostituzione minorile che coinvolge forse magistrati di Nizza. La cosa può sembrare incredibile, impossibile, e spero che lo sia. Sono portato a credere che questo comportamento atipico delle autorità sia legato al fatto di essere io al corrente di questo problema».

da pag 62



I giornali parlano di un memoriale di Kamal che quando Nicolas viene ucciso è già nelle mani dell’editore. In un articolo su «Le Parisien», Frédéric Vézard scrive: «Secondo nostre informazioni, Nicolas Giudici ha indirizzato venerdì, alla vigilia della sua morte, un fax a Jean-Paul Enthoven, direttore editoriale di Grasset, nel quale gli chiedeva di pubblicare rapidamente il manoscritto accusatore di Karim Kamal, intitolato ‘Stupro giudiziario’».

 

Questo lavoro sparisce nel nulla, come altri. Spiega Claire: «Nel corso della perquisizione nella casa di Cannes, gli investigatori hanno sequestrato il Personal Computer che conteneva gli scritti su cui mio fratello lavorava. E il materiale di questo PC, custodito presso il tribunale di Bastia, non ci è stato restituito. Tramite gli avvocati abbiamo inoltrato diverse richieste, ma non abbiamo ottenuto nulla».

da pag 79 - 80


 

Questo dossier offre la prova più evidente sulle disfunzioni che colpiscono il tribunale di Nizza. Un avvocato si è visto intimare l’ordine di abbandonare un caso giudiziario perché vi era implicato un magistrato, un denunciante è stato presentato come persona sospetta, degli accusati sono stati trattati come vittime, un decreto di decadenza della potestà genitoriale è stato pronunciato in condizioni stupefacenti […]. Abbiamo bisogno allora di sapere: c’è o non c’è pedofilia nel tribunale di Nizza?»

da pag 94